Scheda di riconoscimento

(C) Foto Stefano Silvestri

Pinna nobilis

Come riconoscerla

È il più grande bivalve del Mediterraneo (può raggiungere i 90 cm d'altezza). La forma caratteristica dà il nome alla specie, infatti la conchiglia è di forma triangolare, allungata, con valve uguali, arrotondate nella parte posteriore ed appuntite anteriormente. La superficie è ricca di lamelle squamose in età giovanile, mentre è fortemente incrostata e di colore brunastro a sviluppo avanzato. La colorazione degli esemplari più piccoli è bianca quasi trasparente, mentre gli adulti sono bruno rossicci. L'interno è liscio, lucido, rossastro e madreperlaceo. Può raggiungere i 90-100 cm di lunghezza. Vive su fondali sabbiosi o detritici più o meno infangati. Generalmente fra le praterie di Posidonia oceanica da pochi metri fino a oltre 40 metri di profondità. 

Perché segnalarla

Il suo habitat principale (le prateria di P. oceanica) è in graduale diminuzione e il suo particolare habitus eretto la rende particolarmente vulnerabile ad attività antropiche come gli ancoraggi o la pesca a strascico illegale sottocosta. Tale specie ha subito negli ultimi anni un forte decremento a causa della raccolta sfrenata da parte di subacquei a scopi collezionistici o a causa della presunta e occasionale presenza di una piccola perla nerastra, di nessun valore commerciale. È ritenuta specie protetta in molti Paesi e in Francia sono stati avviati esperimenti di reintroduzione la cui efficacia però è limitata dai tempi d'accrescimento assai lenti. La sua importanza ecologica consiste nel fatto che rappresenta spesso un'isola di fondo duro in mezzo a fondali mobili, in grado di ospitare numerose specie del benthos sessile sulle sue valve e commensali specializzati nel suo interno, come il granchio Pinnotheres pisum e il gamberetto Pontonia sp. Segnalarne la presenza e soprattutto l'assenza, consentirebbe di conoscere lo stato di conservazione di questa specie e programmare interventi maggiormente efficaci di tutela. Tale specie è inserita in diversi elenchi di specie protette o minacciate allegati a Convenzioni Internazionali (Annesso II Protocollo delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea -ASPIM, Convenzione di Barcellona- ed Appendice 4 della Direttiva Habitat).

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